Progetti

Progetto Centro Diurno “Blu Cartesio”

Il presente progetto prevede la costituzione di un centro Diurno “territorialmente aperto” ove al suo interno possano essere progressivamente articolati appositi interventi di comunità volti a garantire lo sviluppo di progetti riabilitativi individualizzati che sostengano, in maniera diretta ed indiretta, l’individuo nell’intero arco della vita.

Il servizio, in linea con l’attuale programma regionale unitario per l’autismo DA 12/07/2019 e con quanto previsto dalle “linee guida di organizzazione della rete assistenziale per le persone affette da disturbo autistico” della Legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19 (art. 25, comma 8), intende portare avanti progettualità riabilitative, nell’eccellenza e nell’innovazione, rivolte ai minori e alle famiglie.

Le nostre attività all’interno del centro diurno sono rivoltea n° 20 bambini, da 6 anni in su in regime di ciclo giornaliero.

All’interno del centro Diurno verranno erogati importanti servizi sia di natura sanitaria sia psicosociale.

L’afferenza al percorso riabilitativo, attiverà in linea parallela all’interno della rete la progettazione di attività di comunità nel territorio con lo scopo di garantire per il minore, nella migliore delle ipotesi, un certo grado di integrazione elo sviluppo di relazioni significative.

"Insieme contro l'autismo"

Obbiettivi principali del centro diurno

Questo progetto è rivolto al supporto ed alla promozione dello sviluppo globale della persona in termini di qualità di vita considerando l’individuo ed il contesto territoriale e familiare nella sua interezza e complessità. Quanto espresso rimanda ad un set di azioni che esulano i semplici confini fisici del centro diurno pertanto lo stesso verrà a configurarsi come particolare luogo di integrazione e scambio con l’esterno.
Generalmente il Centro Diurno si configura come uno spazio fisico ove l’utente che presenta una particolare tipologia di bisogni viene inserito, attraverso una serie di attività, all’interno di luogo relativamente chiuso; anche se alcune attività vengono espletate all’esterno, esse vengono a configurarsi come eccezione e non come norma.

La cooperativa sociale Mani Blu nella politica gestionale della propria attività considera il luogo fisico del Centro Diurno come una sorta di finestra aperta sul mondo; infatti la struttura si configurerà come luogo di “aggregazione e di incontro” anche per le associazioni e le diverse realtà territoriali che espleteranno le proprie funzioni e le proprie attività permettendo una reale inclusione dell’utenza.

Il centro diurno diventa cosìun luogo ove afferiscono al contempo due principali spazi di intervento: “l’attività sanitaria individuale verso l’utenza” e “l’attività di integrazione che coinvolge la rete e il territorio”.

L’ingresso del personale esterno alla struttura, in questi termini, non rappresenta “una visita” piuttosto la normalità, in quanto alcuni luoghi saranno un vero e proprio spazio territoriale di servizi e integrazione.
Gli obiettivi, in tali termini, verranno perseguiti secondo un continuum sviluppato su un asse che parte dall’analisi e dallo sviluppo delle progettualità sulla persona portatrice di bisogni nelle sue abilità di base, affettive cognitive e relazionali (versante individuale), a livello intermedio del contesto relazionale (famiglia e relazioni significative) per poi tendere verso obiettivi di integrazione sociale sempre più ampi nella prospettiva di comunità.Metodologia scientifica. Il centro diurno coniuga i diversi interventi, in un’ottica complessa, che assume il paradigma cognitivo e comportamentista come unità di confronto e valutazione degli interventi espletati.Tale scelta appare necessaria per un positivo confronto metodologico e scientifico con gli altri attori sanitari della rete; in particolare lo svolgimento di percorsi riabilitativi e di presa in carico rivolti al minore saranno svolti secondo le tecniche ABA.

Il programma terapeutico prenderà in considerazione le competenze ed abilità del bambino e della struttura dei diversi contesti relazionali. Le attività riabilitative dirette verranno espletate in funzione dello sviluppo di reti più ampie di integrazione. In sede di stesura e attuazione del progetto riabilitativo alta importanza verrà attribuita al sistema familiare che attraverso opportune azioni di sostegno psicologico e sociale permetterà le opportune generalizzazioni degli interventi e dei programmi rivolti agli utenti.

La centralità della famiglia nel progetto terapeutico implica:

  • una diversificazione delle attività del bambino;
  • un’adeguata organizzazione delle attività in accordo alle esigenze di tutti i membri del sistema famiglia;
  • un costante lavoro sull’autonomia.

 

Le attività del centro diurno risultano molteplici, tale ampio ventaglio di interventi permetterà di orientare le prestazioni verranno erogate in funzione ai ragazzi presenti ed al loro personale progetto educativo altresì sarà possibile inserire in termini di sviluppo in itinere al percorso attività maggiormente complesse.